In un precedente video ho recensito il kit antifurto Ring Alarm. Ho poi recensito i sensori di contatto e di movimento. In un terzo video mi sono occupato della sirena da esterno, che possiamo acquistare a parte.
Dopo diversi mesi di utilizzo, mettiamo finalmente alla prova questo impianto d’allarme per la casa senza fili.
Il ladro ruba la centralina
La stazione base è il cervello dell’impianto. Ma cosa succede se prima che scatti l’allarme un complice del ladro scappa via con la stazione base?
Ho quindi attivato il conto alla rovescia della centralina, l’ho afferrata e portata lontano da casa in auto.
In questo caso, remoto ma pur sempre possibile, se non abbiamo sottoscritto l’abbonamento Ring, la stazione base non è in grado d’inviare notifiche. La sirena da esterno, non potendo più comunicare con la centralina a causa della distanza, non ha suonato. Quindi se il ladro o un suo complice neutralizza la stazione base prima che termini il conto alla rovescia, l’impianto è di fatto fuori uso. Possiamo ovviare a questa debolezza impostando un ritardo d’ingresso non eccessivo e collocando la stazione base lontano dall’ingresso.
I sensori
I sensori sono precisi o abbiamo falsi allarmi che ci svegliano di soprassalto? Se ben posati non danno problemi, infatti non ho mai avuto falsi allarmi.
Ho provato a installare un sensore di movimento all’aperto, ma è stato un disastro. Ho riscontrato falsi allarmi e la batteria è durata pochissimo. Veniamo quindi a una grande pecca di questo kit: è in grado di rilevare l’intruso quando è già in casa nostra. Tralasciando eventuali sensori di altre marche compatibili, Ring al momento propone solo sensori per l’interno. Non possiamo quindi far dialogare con la centralina sensori di altro tipo, pensiamo ad esempio a quelli in grado di rilevare le vibrazioni e la rottura dei vetri, idem per i sensori perimetrali. Tuttavia, è stato recentemente messo in commercio un sensore che rileva la rottura dei vetri e l’assortimento di sensori potrebbe essere ulteriormente ampliato in futuro.
Ho installato il sensore di movimento ad una altezza di 2,1 m dal pavimento, come raccomandato. Non appena gli sono passato davanti è scattato l’allarme.
Il sensore è pet friendly, con la app possiamo impostare il livello di sensibilità al movimento. Purtroppo non ho animali domestici, quindi chiedo a chi di voi ne ha di scrivere in un commento sotto il video in YouTube come si trova.
Proviamo a manomettere il sensore rimuovendolo dalla base di fissaggio con l’allarme disinserito: la stazione base emette un suono e riceviamo una notifica push sullo smartphone. Facciamo la stessa prova con il sensore di contatto; anche in questo caso la stazione base emette un suono e riceviamo una notifica push sullo smartphone. Se proviamo ad armare l’impianto ci viene segnalato che i sensori sono stati manomessi.
Rimuoviamo la batteria dal sensore di movimento per simulare che si sia scaricata e rimuoviamola anche dal sensore di contatto. I due sensori risultano manomessi.
I ladri potrebbero rompere un vetro e mettere fuori uso il sensore di contatto . Simuliamo una finestra chiusa, il sensore di contatto è di fianco al magnete, l’allarme è inserito. Proviamo a frapporre il magnete di un altro modello di antifurto tra il sensore e il magnete Ring. Rimuoviamo il magnete del sensore Ring e l’allarme non scatta. Questo non va bene!! E’ vero che ho tenuto il sensore molto distanziato dal magnete, ma è anche vero che un ladro preparato dispone sicuramente di un magnete più sottile del mio. Per ovviare almeno in parte a questa falla nella sicurezza consiglio di tenere il magnete il più vicino possibile al sensore.
Durata delle batterie
I sensori sono alimentati a batteria. La stazione base, il tastierino e l’amplificatore di portata integrano una batteria di backup che gli permette di funzionare anche nel caso venisse a mancare la corrente. Senza alimentazione, la batteria della stazione base dura fino a 24 ore. I sensori di movimento e di contatto sono alimentati con batterie alcaline che troviamo anche al supermercato. La loro durata dipende dall’utilizzo, Ring stima che possa durare fino a 3 anni, ma in condizioni normali ritengo più ragionevole un periodo di 2 anni. La batteria interna ricaricabile del tastierino può durare fino a 7 mesi, a seconda dell’utilizzo e delle impostazioni di risparmio energetico. La batteria interna ricaricabile dell’amplificatore di portata dura fino a 22 ore.
Distanza sensori centralina
A che distanza possiamo collocare i sensori dalla centralina? Dipende, da diversi fattori. Come abbiamo visto per la videosorveglianza, gli ostacoli di ferro riducono tantissimo la portata del segnale, o addirittura impediscono la comunicazione. Sulla carta la stazione base è in grado di dialogare con i sensori fino a una distanza di 76 metri. Ho provato a far scattare l’allarme da in fondo al giardino. Sensore e stazione base erano a una distanza di 57,76 m. L’allarme è scattato.
Ho provato a far scattare l’allarme portando il sensore in cantina e nel garage, il cui basculante, che ho chiuso, è di ferro. L’allarme è scattato senza problemi in entrambi i casi.
L’amplificatore di portata può essere posizionato fino a 76 metri dalla stazione base. In un ambiente privo di ostacoli, è in grado di raggiungere i dispositivi Alarm fino a 76 metri di distanza. Quindi, sulla carta, con un amplificatore di portata in mezzo, la stazione base è i grado di dialogare con un sensore installato fino a 152 metri di distanza. La copertura è quindi notevole, sicuramente adatta per la maggior parte delle case.
Sirene
Anche la sirena da esterno Ring Alarm può essere installata fino a una distanza di 76 metri dalla stazione base. Come abbiamo visto nella recensione dedicata possiamo alimentarla in maniere diverse. Ho molto apprezzato la possibilità di alimentarla con un pannello solare, che semplifica moltissimo l’installazione; ci evita di dover tirare i cavi per alimentarla con la rete elettrica. La sirena sarà autosufficiente e non ci costerà nulla in bolletta.
L’intensità del suono non è male, si fa sentire benissimo. Non è invece possibile regolare il volume della sirena integrata nella stazioine base e nel tastierino numerico. Suoneranno a tutto volume.
La sirena da esterni ha un grave bug: inseriamo l’allarme e manomettiamola rimuovendola dalla parete. Non suona, ma si limita a inviare una notifica push. E’ un comportamento assolutamente illogico e grave. Ho verificato nelle impostazioni e sembra non ci sia modo di ovviare. Ho anche scritto a Ring, spiegandogli tra l’altro che avevo acquistato il loro kit con annessi e connessi da recensire, ma non mi hanno mai risposto. Potrebbero risolvere questa grave anomalia semplicemente aggiornando il firmware.
App, controllo e impostazioni
Passiamo ora alla app, ai sistemi di controllo e alle impostazioni. Il kit non dispone di sensori biometrici o di un telecomando con cui inserire e disinserire l’allarme. Possiamo usare il tastierino compreso nel kit, e possiamo acquistarne di aggiuntivi. Se abbiamo una casa su due piani può risultare comodo averne uno in ogni piano. In alternativa possiamo usare la app.
Agli smemorati tornerà utile la funzione Geofence. Come prima cosa dobbiamo posizionare sulla mappa la nostra casa. Attiviamo i promemoria così il sistema ci ricorderà di disarmare l’impianto quando entriamo nel perimetro e di armarlo quando usciamo.
Ovviamente, perchè funzioni, dobbiamo portare con noi lo smartphone e alla app dev’essere consentito di rilevare sempre la nostra posizione, anche quando non la stiamo utilizzando.
Rimanendo alla app, segnalo che è possibile programmare l’attivazione e la disattivazione automatica dell’allarme in determinati giorni e orari. Possiamo concedere ad altri l’accesso all’impianto, tramite app o con un codice di accesso dedicato che l’ospite dovrà digitare sul tastierino.
La app in generale è chiara e completa. L’interfaccia è ben strutturata e la traduzione in italiano è ottima.
Quando ad esempio inseriamo e disinseriamo l’allarme da remoto, ci colleghiamo al server di Ring. In parecchi mesi di utilizzo mi è capitato solo una volta di trovarlo offline.
Cosa ne penso del Ring Protect Plan? In primo luogo lo ritengo fondamentale, altrimenti se manca la connessione internet l’antifurto non è in grado di comunicare con noi. Quanto al prezzo lo ritengo un po’ alto. Mi piace smanettare e preferisco le centraline in cui possiamo inserire una sim qualunque e gestirla per conto nostro. La sim dell’antifurto di casa mi costa in ricariche 10 euro all’anno, il costo dell’abbonamento Ring per un solo mese. Tuttavia chi non è smanettone come me e preferisce soluzioni già configurate e subito funzionanti troverà molto comodo Ring Protect Plan.
Assistenza
Ring offre un servizio di supporto tecnico, anche telefonico. L’ho provato e l’operatore ha risposto in italiano. Il sistema automatizzato di Ring mi ha inviato una email con un codice, da comunicare all’operatore. L’operatore ha così potuto visualizzare lo stato del mio impianto da remoto.
Le mie opinioni
In conclusione, malgrado qualche debolezza, questo kit antifurto mi ha soddisfatto. L’installazione e la configurazione sono semplici, a portata di tutti e i miei video vi saranno d’ aiuto. E’ senza fili, e non occorrono nè un impianto predisposto nè opere murarie. La manutenzione è semplice, il materiale di consumo e i pezzi di ricambio sono facilmente reperibili. Dispone di app, ma se non siamo avvezzi alla tecnologia possiamo farci dare una mano nella configurazione e utilizzarlo solo con il tastierino numerico. E’ indicato soprattutto per appartamenti, per case indipendenti consiglio kit che supportano anche sensori di altro tipo, in particolare quelli perimetrali. Basterebbe un aggiornamento del firmware per risolvere alcune delle anomalie che ho individuato.
Adesso spedisco tutto a mio cugino, che abita all’estero e può detenere un disturbatore di frequenze. Metterà alla prova il kit e scriverò qui nella descrizione del video in YouTube come si è comportato. Bene, spero di avervi dato una visione d’insieme di questo interessante impianto di allarme.