In questo video spieghiamo come si utilizza un multimetro. E’ uno strumento economico, da tenere in casa, utilissimo per diversi lavoretti.
Cos’è un multimetro?
Esistono modelli analogici e digitali. Il mio è il modello digitale della TACKlife. Se ne dovete acquistare uno vi suggerisco questo o comunque un modello digitale. Sono infatti più semplici da utilizzare, anche per i principianti. Questo, in particolare, è autoranging, in grado quindi di scegliere automaticamente la scala di misurazione.
Ma vediamo ora cos’è un multimetro, detto anche tester. Un multimetro è composto da tre parti:
- Display
- Manopola di selezione
- Porte
Il display di questo modello è digitale, con possibilità di retro-illuminarlo. La manopola di selezione ci permette di impostare il tester per la finalità a cui dev’essere adibito:
- misurare la tensione,
- resistenza, test di un diodo, continuità,
- misurare l’intensità di corrente, in ampere
Troviamo poi due sonde che vanno inserite nelle porte inferiori del nostro multimetro. Quella nera va infilata nella porta COM, comune, il “-” di un circuito. Quella rossa va normalmente infilata in questa porta, da utilizzare per quasi tutte le misurazioni. 10A è la porta speciale utilizzata per effettuare la misurazione di grandi correnti, superiori a 200mA.
Questo modello dispone anche di morsetti a coccodrillo, che ci consentono di tenere libere le mani. Non mi inoltro in spiegazioni teoriche, vediamo subito a livello pratico per cosa possiamo usare il nostro tester.
Chi non conoscesse la differenza tra tensione, corrente e resistenza può vedere una mia video spiegazione sul canale YouTube. Per utilizzare il multimetro dobbiamo anzitutto collegare le sonde alle porte dell’apparecchio.
Vediamo come misurare la tensione
Sulla sinistra della manopola di selezione troviamo 1.5V, 6V, 9V e 12V. Con il primo possiamo quindi misurare una tensione massima di 1.5V, con il secondo di 6V e così via. Ma noi siamo principianti che stanno scoprendo ora cos’è un multimetro, e cerchiamo qualcosa di semplice da usare. Ruotiamo quindi la manopola sul segmento grigio con una “V”. Come vi ho accennato, questo multimetro è auto ranging, e si occuperà lui in automatico di individuare la scala di misurazione. Un multimetro tradizionale è più complicato da utilizzare. Premendo function possiamo selezionare DC se dobbiamo misurare una corrente continua, come quella di una batteria. AC se la corrente è alternata, come quella che abbiamo nelle prese di casa. Impostiamo DC e proviamo a misurare la tensione, detta anche voltaggio, di una batteria.
Ho testato una batteria da 1.5V. Sonda rossa sul +, sonda nera sul -. Il valore è risultato inferiore a 1.5V, quindi la batteria è scarica. Se per sbaglio invertiamo le sonde, il valore è negativo. A livello pratico, è quindi un test utile per conoscere la polarità di un circuito elettrico in cui ci imbattiamo per la prima volta.
Proviamo con una presa di casa. Impostiamo con FUNC AC, per la corrente alternata. Fate molta attenzione quando lo utilizzate in questa modalità perchè rischiate di morire folgorati! E’ risultato un valore è di 230V, lo standard elettrico italiano. Questo test, a livello pratico, è utile per verificare se una presa elettrica è rotta. Se fosse rotta il valore rilevato sarebbe di zero.
Troviamo la funzione NCV, per controllare la presenza di tensione senza toccare alcun sistema di cablaggio.
Misurare la resistenza
Il secondo segmento sulla destra serve per misurare resistenza, test di un diodo e continuità. Lo utilizzeremo spesso. Cominciamo dalla resistenza. L’unità di misura della resistenza si chiama ohm, il simbolo è la lettera greca “Ω”, omega, e si pronuncia “ohm”. La resistenza in idraulica è un collo di bottiglia, che va a ridurre il flusso di acqua in un tubo. In questo ambito è un dispositivo che va a ridurre il flusso di corrente che corre nel circuito. Testando la resistenza, il multimetro emette corrente, che passa da una sonda all’altra. Il multimetro rileva quanta resistenza oppone ciò che si trova tra le sonde al passaggio degli elettroni. Se i due connettori non si toccano la resistenza è uguale a infinito. Se si toccano è uguale a zero. Anche in un cavo corto di rame la resistenza è zero.
Ho utilizzato un resistore da 10k Ω, vediamo infatti che la lettura del multimetro è di 10k Ω. La rilevazione può non essere precisa al 100%, ai fini pratici poco importa, va bene così, non siamo ingegneri. Vediamo qualche esempio pratico in cui ci torna utile questa funzione.
Se mettiamo mano ad un impianto elettrico ed abbiamo un cavo che non sappiamo dove va a finire, possiamo misurarne la resistenza. Fissiamo ad un morsetto una estremità del cavo e l’altra estremità all’altro morsetto. Se il valore rilevato è infinito, il cavo non è lo stesso. Se è zero o comunque un numero vicino a zero, dipende da quanto è lungo il cavo, vuole dire che è lo stesso. Ovviamente se per esempio il cavo parte dal piano terra di un edificio ed arriva al secondo piano, dobbiamo utilizzare una prolunga da fissare ad una delle due estremità del cavo.
Per un cavo di cui conosciamo quali sono le due estremità, possiamo verificare che non sia spezzato. Se è spezzato non c’è continuità, ed il valore che rileviamo è infinito.
Possiamo verificare se c’è un corto circuito: tra la fase ed il neutro vi è un contatto. Tolgo ovviamente tensione dalla rete, in parole semplici tolgo la corrente. Fisso uno dei due morsetti all’estremita di uno dei due cavi e l’altro morsetto all’estremità opposta dell’altro cavo. Se viene rilevato infinito, i due cavi non si toccano. Se rileva zero vuol dire che c’è un cortocircuito, e i due cavi quindi si toccano in qualche punto dell’impianto.
Possiamo verificare se un pulsante è rotto. Ho utilizzato un semplice circuito che ho costruito con Arduino. Son Arduino potete provare a costruire anche l’armatura di Iron Man; se vi interessa qui trovate le mie video lezioni gratuite.
Un pulsante va a chiudere il circuito quando è premuto e lo apre quando lo rilascio. In breve, quando lo premo è come se mettessi in contatto due cavi, e il led si accende. Quando alzo il dito vado a separare i due cavi, e il led si spegne. Posso verificare se un pulsante è funzionante. Premendolo chiudo infatti il circuito e dovrei leggere un valore di zero.
Possiamo verificare se una lampadina è bruciata. Sonda rossa alla base, sonda nera sulla filettatura. Nella mia è risultato infinito, quindi è bruciata.
Non ruotiamo la manopola. Premiamo FUNCTION per cambiare modalità. Troviamo quella per testare un diodo, ma nella nostra quotidianità non la utilizzeremo mai. Premiamo FUNC ancora per il test di continuità. E’ la stessa identica cosa del test di resistenza che abbiamo visto prima, quindi non entriamo nel merito. Dico solo che quando viene rilevata la continuità il multimetro emette un suono.
Misurare l’amperaggio
Difficilmente, se non siamo ingegneri o appassionati di robotica o di Arduino, ci capiterà nella vita di avere la necessità di misurare l’amperaggio. L’amperaggio è la quantità di corrente elettrica che passa attraverso un componente elettrico, come un filo. A livello pratico utilizziamo questa funzione quando dobbiamo misurare i consumi di un dispositivo elettrico. Il multimetro in questo caso va collegato in serie, e diventa parte del circuito. Per esempio se voglio misurare il consumo di un led vado ad intercettare il cavo +. Lo inserisco in un morsetto. La corrente scorre nel multimetro ed esce dall’altro morsetto, che vado a collegare al led. Così facendo la corrente utilizza il multimetro come fosse un cavo, per scorrere dal punto A al punto B.
Possiamo quindi leggere il consumo in Ampere, milliampere e microampere. Se non abbiamo idea di quale sia l’amperaggio che stiamo andando a misurare impostiamo la massima sensibilità di amperaggio. Regoliamola via via verso il basso se il multimetro non legge nulla.
Consigli finali
Nella misurazione della tensione se non viene rilevato nessun valore, è probabile che sia stata scelta la tensione in DC invece che in AC.
Le modalità AC e DC non sono compatibili, deve essere impostata la modalità corretta.
Se non fosse impostata correttamente, potremmo erroneamente ritenere che non ci sia nessuna tensione presente. Questo errore potrebbe essere mortale.
Se il misuratore è impostato per misurare la corrente, quindi in ampere, non va collegato ad una fonte di tensione o batteria. In parole povere non dobbiamo collegare una sonda ad una polarità di una batteria e l’altra sonda all’altra polarità, altrimenti lo facciamo saltare. Ricordo che con questa modalità va collegato in serie.
Controlla sempre i tester su sorgenti di tensione dal voltaggio noto per verificarne lo stato operativo prima dell’utilizzo. Un tester rotto indicherà 0 volt, indipendentemente dalla quantità presente.