GaraGulp! ha acquistato e testato un robot lavavetri elettrico. In questo video abbiamo spiegato come funziona un robot lavavetri in grado di lavare anche le finestre di casa nostra, lo abbiamo descritto accuratamente e messo alla prova.
Se anche tu sei interessato ad un robot in grado di pulire vetri difficilmente raggiungibili, le vetrine di un negozio, un vetro esterno, un’alta vetrata, piastrelle in ceramica, vetri e finestre in generale, HUTT DDC55 potrebbe essere la soluzione che fa per te! Noi ne siamo rimasti pienamente soddisfatti. Puoi acquistare il prodotto in Amazon cliccando su questo link.
In questo articolo vi parlo di un giocattolo tecnologico in grado di aiutarci nelle faccende domestiche. Chi di noi pulisce volentieri i vetri e le piastrelle del bagno e della cucina? Io no di sicuro! Vediamo allora come un robot può fare questo odioso lavoro domestico al posto nostro. Nello specifico descriverò le caratteristiche e metterò abbondantemente alla prova il robot HUTT DDC55, in vendita su Amazon. Cominciamo dalle caratteristiche principali.
- la potenza di aspirazione è variabile;
- il sistema consente una pulizia profonda ad umido;
- dispone di intelligenza artificiale, poi la metteremo alla prova;
- è silenzioso;
- traccia il percorso in maniera intelligente;
- dispone di un sistema di sicurezza che evita la caduta in caso di mancanza di corrente;
- è munito di panni in microfibra.
Vediamo il contenuto della confezione. Troviamo ovviamente il robot, cavo di alimentazione, alimentatore, cavo di sicurezza, sette panni in microfibra lavabili, telecomando, spruzzino per il detergente, manuale di istruzioni, anche in italiano.
Robot lavavetri HUTT DDC55: caratteristiche costruttive
Vediamo le caratteristiche costruttive di questo robot per lavare le finestre, cominciamo da peso e dimensioni. La lunghezza massima è di 29 cm. E’ largo 14,5 cm circa e alto 8 cm circa. Il peso, senza considerare il cavo di alimentazione, è di 1 kg circa. Il design è semplice ed appare solido e robusto. E’ realizzato in ABS, una plastica che dovrebbe resistere agli urti, evitiamo comunque di farlo cadere. Le griglie di sfiato dell’aria aspirata dal motore fungono anche da comoda impugnatura.
Sul lato anteriore troviamo il pulsante di avvio e di pausa e il pulsante di accensione e spegnimento. Sotto troviamo un led che indica il livello di carica ed un led di stato. Un led di stato è collocato anche sul retro, è utile per quando puliamo il lato esterno delle finestre. Sul retro troviamo i due piatti ai quali dovremo infilare i panni in microfibra.
Un motore interno genera un effetto sottovuoto che permette al robot di rimanere attaccato alle superfici verticali. Il cavo di alimentazione collegato al robot è lungo 4,30 m, a cui va aggiunto quello collegato all’alimentatore, lungo, 1,40 m, per una lunghezza totale di 5,70 m. All’alimentatore dobbiamo poi collegare il cavo con la spina, lungo 1,4 m circa. Per la spina fortunatamente non ci occorre nessun tipo di adattatore. Il cavo di sicurezza è lungo 5 m.
Il telecomando è alimentato da due batterie AAA da 1,5V, non incluse nella confezione, quindi compriamole a parte. Vediamo il telecomando. Troviamo il pulsante di avvio e di pausa. I quattro pulsanti per muovere il robot in su, in giù, a destra e a sinistra. Pulsante per indirizzarlo a pulire verso l’alto della posizione corrente. Pulsante per indirizzarlo a pulire verso destra o verso sinistra della posizione corrente, facendolo poi dirigere in basso.
Come funziona un robot lavavetri?
Vediamo finalmente come funziona e come si usa un robot lavavetri. Per prima cosa infiliamo sui piatti due panni in microfibra, possiamo inumidirli o utilizzarli a secco. Il mio consiglio è di inumidirli, possiamo quindi lavarli e strizzarli bene. Spruzziamogli sopra, a scelta, del detergente per vetri.
Alimentiamo il robot. Verifichiamo che il led più in alto, quello che indica il livello di carica della batteria, non sia rosso. Se è rosso lasciamo in carica il robot senza utilizzarlo e aspettiamo che il led si colori di blu. Blu fisso significa che la batteria integrata è completamente carica. Se è blu lampeggiante la batteria si sta caricando, ma possiamo comunque utilizzare il robot. La batteria integrata ha solo una funzione di sicurezza. Se per qualche motivo il robot smette di essere alimentato dalla rete, la batteria lo tiene acceso evitando di farlo cadere. L’autonomia dichiarata è di 20 minuti.
Il robot è quindi alimentato dalla rete elettrica. Nel caso la corrente venisse a mancare, prima che la batteria si esaurisca dobbiamo recuperare manualmente il robot, poi metteremo alla prova questa eventualità in fase di test. Per maggiore sicurezza dobbiamo assicurare il robot legandolo a un supporto in grado di sostenerlo in caso di caduta.
Accendiamolo e collochiamolo al centro della finestra. Premiamo il pulsante start per avviare la pulizia. Il robot si sposta in automatico verso l’alto e pulisce il vetro dall’alto verso il basso, con un movimento ad S. Terminata la pulizia, torna a posizionarsi in automatico al punto di partenza, e lo possiamo rimuovere agevolmente.
A cosa serve quindi il telecomando, visto che possiamo fare tutto con i pulsanti sul robot? Poniamo caso di dover pulire la parte esterna di una grande vetrata, panoramica, a cui non possiamo accedere dall’esterno. Utilizzando le freccette possiamo direzionare il robot al centro della vetrata e avviare la pulizia premendo il pulsante play. Terminata l’operazione il robot si posizionerà al punto di partenza, possiamo spostarlo in una posizione a noi accessibile sempre utilizzando le freccette. I pulsanti per le tre modalità di pulizia non sono molto utili, rischiamo solo di fare confusione. Meglio utilizzare la modalità di pulizia automatica premendo semplicemente su play. Comodi invece i pulsanti con cui possiamo decidere se il robot deve pulire una sola volta o se fargli fare anche una seconda passata.
Robot lavavetri HUTT DDC55: prova e test
Siamo finalmente pronti per provare, testare e mettere alla prova il nostro robot lava finestre.
Appoggiato alla finestra aderisce bene. Anche durante l’uso non ho mai notato segni di cedimento.
Ho provato ad appoggiarlo alle piastrelle in ceramica della cucina e del bagno, anche in questo caso aderisce benissimo. Idem con lo specchio.
E’ un robot intelligente, quando ai bordi della superficie da pulire non c’è un telaio o una cornice, il robot è comunque in grado di capire che non deve procedere oltre.
Se avete un’auto vi starete magari chiedendo se è in grado di pulire la parte interna del parabrezza e del lunotto: no, non è il prodotto adeguato.
Per rimuoverlo non occorre una forza eccessiva, si stacca agevolmente.
Analizziamo i movimenti. E’ in grado di pulire la superficie uniformemente. Raggiunge efficacemente tutti i lati, fino al telaio. La forma dei piatti non gli permette però di pulire gli angoli.
La pulizia non è velocissima: per pulire la finestra che vedete nel video, ad esempio, ha impiegato cinque minuti.
Vediamo se è in grado di lavorare anche su superfici molto inclinate. Simuliamo la pendenza massima possibile, lo metto a testa in giù sotto un mobile che, a differenza di un vetro, non è perfettamente liscio, quindi dovrebbe fare più fatica. E’ in grado di fare presa saldamente e di muoversi senza problemi, pazzesco!
E’ stato in grado di rimuovere macchie di nutella da una finestra. Dopo la pulizia sono rimasti degli aloni, in caso di sporco ostinato sono quindi necessarie più passate.
Il robot sta pulendo una finestra: proviamo a togliere la spina per simulare la mancanza di corrente. La batteria entra in funzione e fa in modo che il robot non cada. Un beep continuo ci allerta invitandoci a recuperare il robot.
Ho misurato con un fonometro il volume della mia voce: ha raggiunto picchi di 75 dB circa. Ho quindi misurato l’intensità del rumore prodotto dal robot lava finestre: 60 dB circa. E’ quindi uno strumento non eccessivamente rumoroso.
Segnalo una anomalia in cui mi sono imbattuto. Durante un utilizzo prolungato il robot non riusciva a raggiungere l’estremità superiore di una finestra. Arrivato poi all’estremità inferiore vi rimaneva continuando a pulire il vetro a destra e a sinistra, senza mai tornare al punto di partenza, come invece è programmato per fare. Era colpa dei panni, li avevo usati troppo a lungo, a secco, e il robot non riusciva a fare ben presa sul vetro. Consiglio quindi di tenerli sempre umidi e puliti durante l’uso.
Altro inconveniente: se non fissiamo accuratamente il cavo di sicurezza, il robot vi si potrebbe impigliare. Facciamo quindi attenzione a posizionarlo correttamente.
Robot lavavetri HUTT DDC55: la mia opinione
In conclusione mi è piaciuto questo robot lavavetri? Assolutamente sì, adoro tutte le macchine che lavorano al posto nostro. La pulizia è efficace, ed ho apprezzato il risultato finale. Teniamo però in considerazione che non abbiamo a che fare con un robot lavapavimenti, che una volta acceso si aggira per casa e fa tutto in automatico. Dovremo quindi spostare il robot da una finestra all’altra e assicurarci che, durante l’uso, i panni non si sporchino eccessivamente. Insomma, dovremo dedicare del tempo al robot.
E’ decisamente un ottimo strumento da utilizzare per vetrate difficilmente accessibili o molto alte. Pensiamo ad una vetrata panoramica o ad una finestra scorrevole, il robot ci eviterà di mettere a rischio la vita. Tornerà sicuramente utile anche in luoghi di lavoro, mi viene in mente ad esempio un negozio con grandi vetrine. Il robot non sarebbe solo un nostro domestico personale, ma anche una simpatica un’attrazione.
La mancanza di una app non mi ha infastidito per niente. E’ un dispositivo semplice da utilizzare, e una app sarebbe servita solo a complicarlo inutilmente.
Bene, credo di avervi detto tutto, se così non fosse scrivetemi un commento in YouTube sotto il video. Per rimanere in contatto con noi non dimenticatevi di iscrivervi al canale!! Alla prossima.