L’anno scorso ho trattato abbondantemente la tematica della videosorveglianza fai da te. Alcuni di voi mi hanno chiesto di trattare anche di impianti d’allarme antifurto, ed eccomi qui con una apposita serie a puntate.
Questa è solo una intro, tratterò l’argomento in maniera generica. Seguiranno successivi video in cui recensirò e testerò caratteristiche e prestazioni di impianti e sistemi d’allarme. Tramite appositi video tutorial spiegherò come installarli, impostarli al meglio ed effettuare per conto nostro la manutenzione e la riparazione di eventuali guasti.
Le ultime statistiche Istat ufficiali che sono riuscito a recuperare mostrano che nel 2018 ogni 1.000 famiglie 11,9 hanno subito un furto in abitazione. Nel 2019 malgrado il lockdown causato dal coronavirus, ogni 1.000 famiglie, 10,3 hanno subito un furto nella loro abitazione. Le statistiche dicono che ogni tre minuti un delinquente entra nelle nostre case mettendo a rischio non solo i nostri beni, ma anche l’integrità nostra, dei nostri cari e dei nostri amici a quattro zampe, che molto spesso vengono avvelenati.
Il numero di furti è in continuo calo, per via dei sistemi di sicurezza sempre più diffusi e meno costosi. Stanno però aumentando i furti senza scasso, senza effrazione. Un esempio é la tecnica del key Bumping, nella quale il ladro allinea i pistoncini della serratura, battendo l’interno con punte di ferro.
In Amazon troviamo addirittura in vendita dei manuali in cui viene spiegato come scassinare le serrature. Non solo, ho trovato anche diversi set di grimaldelli con uno o più tipi di serratura trasparente, per esercitarci a scassinarle. Pazzesco! Se siete curiosi ecco qualche esempio di set venduto su Amazon https://amzn.to/2S6CMgI oppure https://amzn.to/3gHKpCG oppure https://amzn.to/3wyqxbP.
In questi casi le assicurazioni non risarciscono perché non possiamo fornire loro nessuna prova tangibile del furto. Se in un furto normale questa prova coincide con il danno alla porta o alla finestra, in un furto senza scasso l’unica prova tangibile sono le immagini filmate dalle nostre telecamere di sorveglianza. Ho recensito diversi impianti e sistemi di videosorveglianza poco costosi, con installazione fai da te.
Ecco il link alla recensione di alcuni kit di videosorveglianza wifi e POE, quindi con cavi, che mi hanno fatto dire GaraGulp!
Recensione kit videosorveglianza wifi: https://youtu.be/wQjpGGSG6FM
Prezzo Amazon kit videosorveglianza wifi: https://amzn.to/2EwaGov
Recensione kit videosorveglianza POE Reolink: https://youtu.be/AqRrTOpo47c
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Recensione kit videosorveglianza POE ANNKE: https://youtu.be/ope9mQaNa-w
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A cosa serve un impianto antifurto?
Come dice la parola stessa ad evitare i furti, ma non solo. É utile soprattutto per darci sicurezza quando siamo in casa. Pensiamo ad esempio alla notte, quando siamo più vulnerabili, senza antifurto rischiamo di trovarci un malintenzionato in casa in piena notte. Ma torna molto utile anche di giorno se abbiamo un giardino ampio e proteggiamo il perimetro dell’abitazione con sensori perimetrali. Molti di voi mi hanno scritto per chiedermi consigli su un buon impianto di videosorveglianza in grado di inviare una notifica quando rileva un movimento. Lo dico pubblicamente, è importante avere un impianto di videosorveglianza, ma non dobbiamo illuderci che faccia anche da impianto d’allarme. La rilevazione del movimento delle telecamere molto spesso non è precisa. Se la telecamera non monta un sensore PIR la funzione serve più a risparmiare spazio sull’NVR o sulla scheda SD che a notificare la presenza di un ladro. Ammesso anche che la telecamera abbia un PIR e disponga di sirena, la potenza della sirena non sarà mai come quella di un impianto antifurto.
Qual è il miglior sistema di allarme per casa?
Per l’installazione di un impianto antifurto abbiamo fondamentalmente tre alternative. Rivolgerci ad una società leader del mercato, che si occuperà dell’installazione e della manutenzione. Rivolgerci ad una impresa locale. Arrangiarci facendo tutto da soli. Le prime due possibilità vanno bene per coloro che preferiscono delegare ad altri, per pigrizia o perchè hanno paura di sbagliare facendo tutto da soli. Non sempre però sono la scelta migliore.
L’impianto antifurto di casa mia lo aveva commissionato mia moglie ad un tecnico locale, che si era occupato di tutto: installazione e manutenzione ordinaria e straordinaria. Io sono quindi arrivato, ho trovato tutto fatto, ed ho appeso il cappello. Mi sono però trovato a pagare 250 euro di abbonamento annuale. Una volta all’anno veniva un tecnico a verificare che tutti i sensori funzionassero a dovere. Peccato che tre anni fa si era rotto il combinatore telefonico in seguito ad un temporale. Malgrado pagassi 250 euro all’anno, le spese per la sostituzione dei componenti erano comunque a mio carico ed il nuovo combinatore mi era costato quasi 400 euro. L’anno dopo stesso problema: combinatore guasto probabilmente per via di un temporale. Peccato che alla linea elettrica e telefonica avessi nel frattempo collegato con installazione fai da te due kit di videosorveglianza cinesissimi, che avevano continuato a funzionare come nulla fosse.
E il bello è che, malgrado nelle 250 euro annue fosse compreso il collegamento alla loro centrale operativa per l’assistenza da remoto, nessuno di loro si accorse che il combinatore era guasto, me ne ero accorto io!!
Oppure, un mio amico si era fatto installare l’impianto da un tecnico locale. Mai nessun problema finchè l’impianto gli è come impazzito e, ogni tanto, anche di notte, partiva la sirena. Il tecnico era via in quel periodo, ed ha dovuto aspettare diversi giorni prima che fosse possibile organizzare l’intervento. Nel frattempo l’allarme scattava anche in piena notte svegliando lui e i vicini, che non avevano detto nulla ma di certo non hanno apprezzato la situazione. Un insetto era entrato in un sensore e causava questi continui falsi allarmi. Se avesse montato l’impianto da solo avrebbe saputo come escludere il sensore difettoso, ripararlo o eventualmente sostituirlo. Ecco perchè, personalmente preferisco il fai da te
Che requisiti deve avere un buon impianto antifurto ?
Anzitutto dev’essere modulare. Pensiamo al caso di un’abitazione in cui abbiamo installato solo i sensori per rilevare l’apertura delle finestre e della porta di ingresso. Se decidiamo in un secondo momento di installare un sensore perimetrale dobbiamo essere in grado di poterlo fare. Non devo, in altre parole, dover rifare tutto l’impianto da nuovo. I pezzi di ricambio devono essere facilmente reperibili. Se mi si rompe un sensore posso tentare di ripararlo, ma se va buttato devo poterne facilmente e velocemente reperire uno nuovo. Guardate quindi ad aziende presenti da diverso tempo sul mercato, che vi possono garantire continuità negli approvvigionamenti in poco tempo. Badate bene che devono essere facilmente reperibili sia i componenti soggetti ad usura e consumo, come ad esempio le batterie, sia i sensori e tutti i componenti dell’impianto.
Come vi ho accennato mia moglie aveva fatto installare l’impianto antifurto ad un professionista. Per diverse ragioni ho poi deciso di occuparmi da solo della manutenzione. Mi sono quindi trovato faccia a faccia con una serie di componenti di sensori che, non avendo acquistato e installato io, non conoscevo. Un sensore PIR in particolare mi ha fatto dannare non poco. All’apparenza è un comunissimo sensore, ma la batteria è particolare. Quando la dovevo sostituire ho chiesto ad un mio amico, titolare di un’impresa che si occupa di installare impianti antifurto, ed anche lui ha faticato a trovarne una uguale.
Pensiamo poi al caso in cui un sensore mi si rompa. Ammetto che dovrei rivolgermi ad un professionista, perchè i componenti del mio impianto sono professionali, non avendolo installato io non saprei come programmare la centralina e, cosa più importante, mi è difficile recuperare i pezzi di ricambio. Decidete quindi sin da subito cosa volete fare: se vi affidate ad un professionista dovrete, più o meno, dipendere sempre da lui. Se vi piace il fai da te fate tutto da soli sin dall’inizio.
Arriviamo così ad un altro requisito importante per gli hobbisti: cercate una soluzione che sia ben documentata. Assicuratevi quindi che il produttore o un appassionato come me abbia pubblicato tutorial e istruzioni per l’uso, l’installazione, la manutenzione e la cura dell’impianto. Nei prossimi video vi presenterò, descriverò e testerò un kit antifurto molto efficiente, con installazione fai da te, economico, quindi a portata di tutti. E’ una soluzione che possiamo utilizzare per proteggere sia le nostre case, villetta o appartamento, sia i nostri luoghi di lavoro.
In una apposita serie a puntate documenterò le caratteristiche e le attività che bisogna compiere per installare e mantenere sempre in perfetta efficienza l’impianto. Non mancheranno test, tutorial e consigli sui settaggi e le modalità di posa dei componenti. Siamo nel 2021, quindi vi suggerisco di orientarvi su un impianto che disponga di una sua app.
Quanto a connettività l’impianto dev’essere in grado di collegarsi ad internet tramite il nostro router di casa, altrimenti non lo potremmo appunto controllare tramite app. Sceglietene uno che sia anche GSM, così se il router avesse problemi o i ladri tagliano il cavo telefonico l’antifurto è comunque in grado di utilizzare la sim per dare l’allarme tramite sms o telefonata.
Se siete degli hobbisti e la vostra casa non ha la predisposizione per un impianto antifurto, orientatevi su un impianto wifi.
Ultimo consiglio che mi sento di darvi: scegliete un impianto di qualità. La sicurezza nostra e della nostra casa è molto importante, quindi non affidatevi a soluzioni improvvisate. Come vedremo nei prossimi video, anche soluzioni molto economiche possono dare una protezione eccellente.
Se siete interessati alla tematica, vi suggerisco di iscrivervi al canale YouTube. Se invece avete già un vostro impianto antifurto e volete installare un impianto di videosorveglianza, date un’occhiata ai video che ho pubblicato sul canale, potreste trovare la soluzione che fa per voi.